Il vetro e la pietra nella Valle del Parma

Il vetro è lo sposo più naturale e magnifico per la pietra caratteristica dell’Appennino parmense. La valle del Parma si estende dalle propaggini della città fino alla montagna (zona Est, Felino , Calestano , Traversetolo , Tizzano Val Parma , Langhirano , Neviano degli Arduini , San Polo d’Enza , etc… ). Essa mostra il passaggio lento dalle case in muratura a quelle realizzate con pietre. Si notano prima quelle tonde di fiume intervallate da porzioni in laterizio per motivi statici. Poi, salendo ancora, incontreremo l’edilizia in pietra più o meno squadrata e le case torre. Il clima si fa via via meno umido e più rigido, interrotto da calde giornate montane anche in dicembre. Le finestre divengono via via più piccole man mano ci si allontana dalla pianura. Ma oggi questa necessità climatica non è più un vincolo perché il vetro e la pietra nella valle del Parma sono un binomio naturale e risolutivo e bellissimo. Si veda Il Libro di Vetro di cui pubblichiamo qualche piccolo estratto.

Sotto le colline di Brisighella vicino a Ravenna nelle importantissime cave, il gesso si trova nella forma secondaria di roccia stratificata in lamine di selenite, chiamata impropriamente pietra di luna. Da essa i romani antichi ricavavano il lapis specularis. La selenite del lapis specularis consiste in lastre trasparenti come vetro. Esse intelaiate in cornici di legno costituivano finestre del tutto simili alle nostre familiari, con specchi trasparenti. Incredibile a dirsi, il miracolo della lucentezza restituito un materiale poroso e tenero come il gesso. Eppure basta il lento ridepositarsi del calcio disciolto in acqua nelle fenditure di roccia perché il tempo compia la trasformazione.

(da Monica Montanari, Il libro di vetro. Cavare la musica dal mare. Storia breve di vetrai silenziosi, di onde che gonfiano a tombolo e poi si distendono, si vetrificano e infine tintinnano, Parma, Òphiere, 2020. Volume edito con la sponsorizzazione de Il Ponte, vetraio sul Parma.)

Doppi vetri e finestre più ampie

Il vetro trova trova impiego naturale e nobilitante nelle case in pietra della valle del Parma. Grazie all’utilizzo del termopan, il vetro camera o doppi vetri, si possono avere grandi finestre, senza compromettere l’efficenza termica dell’edificio.

Sempre di più le soluzioni in vetro vengono adottate nell’ arredamento e nelle ristrutturazioni nella Valle del Parma. Questa tecnologia è particolarmente utile nella ristrutturazione di barchesse e fienili per adattarle a esigenze abitative. Non dovremo più ridurre le luci e sacrificare la vista del bellissimo paesaggio. Né dovremo arrenderci a finestre piccole dove l’ingresso della luce è ulteriormente ostacolata dalla profondità degli imbotti.  Possiamo invetriare i grigliati dei pagliai e tamponare gli archi. I vetri isolanti manterranno il calore all’interno. 

Le case torre con piccole luci d’abbaino, bocche di lupo e aperture sul tetto, potranno schermare tali aperture con vetri autopulenti che non necessitino operazioni in luoghi difficilmente accessibili. 

Pannelli in vetro e vecchi tramezzi senza luce

Il vetro e la pietra nella Valle del Parma si coniugano naturalmente. Usare il vetro offre soluzioni insperate per le ristrutturazioni nella valle del Parma. Nell’architettura spontanea dell’Appennino parmense è frequente imbattersi in appartamenti frutto di spartizioni tra eredi. Vi troveremo stanze rimaste prive di finestre per via di vecchi tamponamenti. Ecco questi vecchi tramezzi in muratura appesantiscono le strutture ma possono essere sostituiti.  Una soluzione ideale è data dai pannelli di sicurezza in cristallo, decorati o smerigliati per assicurare privacy senza ostacolare la luce. Essi potranno essere istallati con lavoro pulito assicurando la massima resistenza agli urti e allo sfondamento. 

Spazio e luce nei locali bagno

Parimenti i piccoli bagni degli anni sessanta hanno vasche ormai d’impiccio. Essi potranno beneficiare in spazio e libertà di movimento creando anditi doccia filo pavimento. La soluzione più bella e luminosa è nei vetri antisfondamento retinati o coated, decorati o no, stampati o meno. In ogni caso decorativi e luminosissimi.

Arte e decorazione sulle facciate con il vetro artistico

Le roste e le lunette sui portoni potranno essere sostituite e tagliate su misura. Vi è ampia scelta tra vetri stampati o vetrate artistiche rilegate a piombo o con decori in vetrofusione

Le aggraziate case della pianura parmense, ottocentesche o dei primi novecento, potranno altresì rinnovare o abbellire il proprio stile con vetrate rilegate a piombo. Ancora da Il Libro di Vetro:

Dopo il lungo periodo di decadenza, nel Diciannovesimo secolo, la vetrata si rinnovò e toccò nuovi apici decorativi. Il merito va all’estetica dell’americano Louis Comfort Tiffany e alla sua tecnica di legatura a stagno applicata a vetrate, paralumi, lampade e vasi. L’incisione ad acido fluoridico degli smalti con effetto bicolore, la smerigliatura e l’opacizzazione – grazie all’uso di polveri d’osso – liberarono le energie artistiche del periodo, l’intrinseco simbolismo e l’afflato metafisico.

(da Monica Montanari, Il libro di vetro. Cavare la musica dal mare. Storia breve di vetrai silenziosi, di onde che gonfiano a tombolo e poi si distendono, si vetrificano e infine tintinnano, Parma, Òphiere, 2020. Volume edito con la sponsorizzazione de Il Ponte, vetraio sul Parma.)

Luce e ancora luce per le attività commerciali

I monolocali e gli uffici  potranno creare spazi privacy grazie alla schermatura con vetri appositi, potranno oscurarsi dell’esterno con il ricorso a vetri fotocromatici che impediscano la visione all’interno invece di ricorrere a tendaggi che tendono a rimpicciolire la percezione dello spazio. 

Infine nei locali commerciali, gli spazi espositivi della magnifica gastronomia parmense saranno messi in bella vista con banchi ed espositori in vetro realizzati su misura, gli spazi abbelliti da pannelli decorati. Ogni ambiente acquisterà luce e prestigio con specchi incisi o molati a bisello